NINO D’ANGELO
Oggi alle ore 15.00
in anteprima
ALLA 82. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI
VENEZIA
nella sezione Fuori
Concorso - Speciale Cinema & Musica
“NINO. 18 GIORNI”
IL FILM DOCUMENTARIO
DIRETTO DAL FIGLIO
TONI
D’ANGELO
EVENTO SPECIALE
NELLE SALE DAL 20 NOVEMBRE
“NINO. 18 GIORNI”, verrà presentato in anteprima alla 82. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia oggi, venerdì 5 settembre, alle ore 15.00 in Sala Casinò nella sezione Fuori Concorso - Speciale Cinema & Musica.
Il film documentario su Nino D’Angelo diretto dal figlio Toni D’Angelo è un racconto intenso e toccante che scava nell’anima di un artista capace di attraversare generi, palcoscenici e generazioni, restando sempre fedele alle proprie radici.
Prodotto da Isola Produzioni
con Rai Cinema, MAD Entertainment, Stefano Francioni produzioni,
Di.Elle.O., in collaborazione
con Archivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico ETS e
Waterclock e realizzato con il contributo del fondo per lo sviluppo degli
investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero della
Cultura, “NINO. "18
GIORNI” è distribuito nelle sale dal 20 novembre da Nexo
Studios in collaborazione con i media partner Radio LatteMiele e
MYmovies. L’opera è stata realizzata in collaborazione con la Regione
Campania e la Film Commission Regione Campania.
Nino D’Angelo negli anni ‘80 è stato il caschetto biondo più famoso d’Italia dopo Raffaella Carrà. Oggi non ha più il caschetto e non fa più quelle canzoni che lo resero famoso allora, come “’Nu jeans e ‘na maglietta”. I suoi capelli si sono ingrigiti, anche se glieli taglia lo stesso barbiere che inventò il caschetto. Vive a Roma, circondato dalla sua numerosa famiglia, e la sua musica – che compone in un piccolo studio sulla Cassia – ha il suono del Mediterraneo. L’ultimo concerto allo Stadio Maradona di Napoli è un saluto definitivo agli anni ‘80, al caschetto e a quel tipo di musica. A vivere con lui questo momento, nascosto dietro un telefonino, suo figlio, Toni, regista. Lo incalza con le domande, registra tutto, anche e soprattutto i momenti più intimi. Chi era suo padre negli anni ‘80? Com’è arrivato al successo e al benessere dalla povertà più assoluta? E perché, una volta raggiunto il successo, quando Toni era piccolo, hanno dovuto abbandonare la città che aveva reso celebre suo padre? Per trovare risposta a queste domande, con “NINO. 18 GIORNI” Toni D’Angelo segue suo padre in giro per l’Italia, durante le tappe del suo tour e allo stesso tempo, lo riporta nei luoghi della sua infanzia: San Pietro a Patierno, il quartiere di Napoli in cui è cresciuto, e Casoria, paese alle porte di Napoli dove è diventato uomo, cantante e padre. Il pretesto per iniziare questo viaggio sono i 18 giorni in cui Nino era a Palermo: quando Toni nacque, Nino era lì, impegnato con la prima sceneggiata che lo rese noto. Un successo inaspettato, che si protrasse a lungo e che ritardò di 18 giorni la conoscenza fra padre e figlio. Oggi, a distanza di anni, Nino e Toni – diventato padre a sua volta – cercano di riappropriarsi di quel tempo perduto per riscoprirsi e ritrovarsi, l’uno nell’altro.
Nino. 18 giorni sarà completamente accessibile alle persone con disabilità sensoriali della vista e dell’udito. Artis-Project ha realizzato sottotitoli e audiodescrizione del film, che saranno disponibili gratuitamente in occasione delle proiezioni del Festival sull’app MovieReading.
NINO D’ANGELO
La carriera di Nino D'Angelo è stata segnata da
una vasta produzione artistica e dalla sua versatilità come cantante, attore e
musicista. Sei partecipazioni al Festival di Sanremo, un David di
Donatello, un Ciak d’Oro, un Nastro d’Argento e un Globo
d’oro per le musiche del film musical “Tano da morire” di Roberta
Torre, co-conduttore del DopoFestival nel 1998, direttore artistico del
Teatro Trianon Viviani di Napoli e un concerto al Teatro Real San
Carlo di Napoli per omaggiare Sergio Bruni. Sono solo alcuni dei momenti
salienti di una carriera iniziata nel 1976 e che da allora ha visto Nino
D’Angelo diventare uno degli artisti più amati dal pubblico e dalla critica. Tra
i momenti più emozionanti della sua vita, il murales tributo dell’artista
Jorit a San Pietro a Patierno, commissionato dagli stessi abitanti del
quartiere napoletano dove è nato, come omaggio per essere sempre stato vicino al
popolo con le sue opere.
TONI
D’ANGELO
Toni D’Angelo (Napoli, 1979) è un regista, sceneggiatore e
produttore. Dopo l’infanzia a Roma, si forma tra il DAMS di Bologna e
l’Università Roma Tre, dove si laurea con una tesi sul cinema di Abel Ferrara.
Dal 2002 al 2004 lavora come assistente proprio di Ferrara, collaborando
alla scrittura di soggetti e co-dirigendo il videoclip “Move with Me”.
Nello stesso periodo realizza i suoi primi cortometraggi, tra cui
“Bukowski”, “Casoria” e “L’uomo che amava gli
ascensori”, segnando un esordio personale e visivo che anticipa i
tratti del suo cinema. Debutta nel lungometraggio con “Una notte”
(2007), che gli vale la candidatura al David di Donatello come miglior
regista esordiente. Nel 2009 realizza “Poeti”, documentario selezionato
alla 66. Mostra di Venezia, a cui seguono “L’innocenza di Clara”
(2011), in concorso a Montréal, e il corto “Ore 12” (2014),
presentato alla Festa del Cinema di Roma, un’opera breve e tesa che mette in
scena una violenza sotterranea e collettiva. Nel 2015 dirige
“Filmstudio Mon Amour”, omaggio a un luogo leggendario del cinema
italiano, che gli vale un Nastro d’Argento speciale. Seguono
“Falchi” (2016), noir urbano prodotto da Rai Cinema e Minerva
Pictures, e il corto “Nessuno è innocente” (2018), selezionato
alla Settimana della Critica di Venezia. Con “Calibro 9”
(2019), presentato al Torino film festival, rilettura contemporanea
del poliziesco all’italiana, Toni D’Angelo firma il suo progetto più
ambizioso, confermando un cinema radicato nel reale, visivamente netto e
narrativamente inquieto, attraversato da una costante tensione civile ed
esistenziale. Nel 2023 fonda la casa di produzione Isola Produzioni.
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